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Kipchoge, da Berlino messaggio al mondo

di - 28/09/2015

Se c’erano ancora dubbi su chi è in questo momento il leader delle gerarchie mondiali della maratona, Eliud Kipchoge li ha spazzati via, con una prestazione sontuosa alla Berlin Marathon. Non è arrivato il record mondiale, ma il kenyano ha mostrato di valerlo ampiamente chiudendo una gara dominata in 2h04’00” che rappresenta la migliore prestazione mondiale dell’anno e forse sarebbe arrivato senza alcuni problemi che Kipchoge ha avuto con le scarpe, con le solette che sono scivolate via costringendolo ad appoggi innaturali già dal 16° km. Eppure neanche questo inconveniente ha fermato il campione del mondo 2003 dei 5000 metri, che aggiunge questa vittoria alle altre classiche conquistate, a Rotterdam, Chicago e la Londra di quest’anno.

Kipchoge ha fatto subito parte del sestetto postosi al comando della corsa già dal 2° km, con i connazionali Eliud Kiptanui, Geoffrey ed Emmanuel Mutai e gli etiopi Feyisa Lilesa e Tamirat Tola. Passaggio alla mezza in 1h01’53” che lasciava presagire un gran tempo finale, ma con 12” di ritardo dal passaggio di Kimetto in occasione del recors. Il primo a cedere è stato Tola al 24°, poi Geoffrey Mutai al 30°, passato dai primi in 1h28’10”, Al 32° km Kipchoge ha dato uno strattone staccando i compagni di fuga tanto che al 35° km aveva già 24” di vantaggio, un gap andato aumentando fino alla conclusione vittoriosa. Dietro, si è assistito alla resurrezione di Kiptanui che dopo cinque anni torna a migliorarsi chiudendo secondo in 2h05’21”, terzo Lilesa in 2h06’57” davanti a Emmanuel Mutai in 2h07’46” e Geoffrey Mutai ancora deludente in 2h09’29”. La gara berlinese ha visto poi tempi discreti da parte di alcuni europei come il belga Koen Naert, settimo in 2h10’31” e il vicecampione europeo, il polacco Jared Shegumo ottavo in 2h10’47”.

Quinta classica conquistata su sei maratone disputate per Eliud Kipchoge (foto organizzatori) Quinta classica conquistata su sei maratone disputate per Eliud Kipchoge (foto organizzatori)

La gara femminile complessivamente è stata ancora superiore a quella maschile: la campionessa mondiale di mezza maratona Gladys Cherono ha mostrato alla sua seconda uscita sulla distanza piena di aver già assimilato tutti i segreti della gara chiudendo in 2h19’25”, tempo che la pone fra le principali candidate a un posto sul podio olimpico. La Cherono è uscita vittoriosa da un aspro duello con l’etiope Aberu Kebede, a caccia del terzo successo sulle strade berlinesi, con la quale è andata in fuga dopo 18 km. Passaggio alla mezza in 1h10’15” con le altre etiopi Tadelech Bekele e Meseret Hailu a 8”. L’azione decisiva della kenyana è arrivata poco prima del 35° km, per proiettarsi verso il traguardo con la Kebede andata leggermente spegnendosi ma capace comunque di chiudere in 2h20’48”, a 18” dal suo personale, terza la Hailu in 2h24’33”. Anche fra le donne tempi interessanti per alcune europee, con l’olandese Andrea Deeltstra  quinta in 2h26’46” seguita dalla svizzera Maja Neuenschwander in 2h26’49” e dalla croata Lisa Christina Nemec in 2h27’57”. Buona prova anche per l’azzurra della Forestale Deborah Toniolo, riuscita nel suo obiettivo di scendere sotto le 2h32’:per lei 15° posto in 2h31’28” e la sensazione che avrebbe potuto anche far meglio. Bella prestazione per Eliana Patelli, 21esima in 2h35’33”. In campo maschile il miglior italiano è stato Francesco Milella, giunto 100° in 2h26’56”.