Marcheducate, correre è come vivere: richiede passione, tenacia e soprattutto costanza. Chi corre sa che tutto dipende dall’impatto con il terreno e per andare veloci bisogna essere leggeri nei passi.
Di corsa verso la sostenibilità
È proprio così che “Marcheducate”, l’evento organizzato da Motomorphosis vuole essere. Leggera per arrivare velocemente al traguardo: quello della sostenibilità, dell’economia circolare e della sicurezza stradale da raggiungere anche attraverso le testimonianze di sportivi che hanno fatto dell’allenamento e del vivere sano il loro vessillo.
Valentina Vezzali e Roberto Mancini, esempi DOC!
Esempi lampanti in tal senso sono quelli di Valentina Vezzali, ex schermitrice italiana e ora sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport; e Roberto Mancini, allenatore della nazionale di calcio. Entrambi marchigiani doc.
Motomorphosis insieme ai propri partner istituzionali, promuove e sostiene iniziative, azioni di ricerca educativa e didattica, eventi e concorsi artistici che raccontano e mettono in mostra l’affascinante mondo delle due ruote, siano esse a motore o, soprattutto, quelle delle biciclette. Un messaggio rivolto non solo a bikers e ciclisti, ma anche a coloro che quotidianamente percorrono le strade del Bel Paese, proprio come accade ai runners.
Marcheducate dal 6 all’8 maggio
L’evento in programma dal 6 all’8 maggio a Jesi si pone l’obiettivo di mettere lo sport, il bello e la sostenibilità al primo posto.
Perché anche le attività, gli impianti e le manifestazioni sportive hanno un impatto significativo sull’ambiente. E’ importante promuovere una gestione ecologicamente razionale, che risulti adeguata a gestire, le emissioni di gas a effetto serra, l’efficienza energetica, l’eliminazione dei rifiuti e il trattamento delle acque e dei suoli.
Adottare obiettivi ambientali
Le associazioni sportive e gli organizzatori di eventi dovrebbero adottare obiettivi ambientali atti a rendere ecologicamente sostenibili le rispettive attività.
Lo sport nella sua accezione più ampia è quello di tutti i cittadini, per una vita sostenibile, con una visione che affronti il problema dell’inquinamento nel suo complesso (migliorando la qualità della vita), dall’utilizzo di fonti di energia rinnovabili alla sostenibilità della produzione industriale, alla eco-efficienza del patrimonio impiantistico, proprio come ha deciso di fare Motomorphosis con Marcheducate. In Italia ci sono impianti costruiti e mai utilizzati o utilizzati solo per un brevissimo periodo con territori devastati dal cemento e dalle infrastrutture.
Running, l’AMBIENTALISTA per eccellenza
Tra tutti gli sport, il running è quello che forse ha l’anima più ambientalista.
La sensibilità verso il tema del rispetto dell’ambiente, che negli ultimi anni si è sviluppata fino a conquistare i più giovani e a diventare la “loro” battaglia, tocca anche la corsa, in diversi modi. Se ne sono accorti gli organizzatori delle gare, delle maratone, degli eventi che mobilitano un gran numero di runner e che hanno, di conseguenza, un impatto notevole sul territorio che li ospita.
Plogging, fenomeno emergente
Addirittura c’è chi si è spinto oltre. Si tratta di una disciplina nata in Svezia e che si è diffusa a macchia d’olio in brevissimo tempo.
Questo nuovo sport sostenibile si chiama plogging e consiste nel correre (a piedi o in bici) raccogliendo i rifiuti che si incontrano lungo il percorso. Strade, parchi cittadini, zone rurali, boschi. Ogni posto è quello giusto per praticare il plogging.