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La pioggia è sempre nemica?

di - 20/10/2017

Si avvicinano i mesi più freddi, la pioggia rischia di diventare una compagnia quasi costante delle uscite di allenamento quand’anche delle gare, Restare a casa? Fare palestra magai col tapis roulant? Sì, ma alla lunga la voglia di uscire è troppo forte e con la pioggia s’impara a convivere, diventa anzi qualcosa che si comincia anche ad apprezzare. D’altro canto quelli invernali sono i mesi importanti per la preparazione, soprattutto se si punta a un evento primaverile come una grande maratona, bisogna accumulare km e affinare alcune caratteristiche di corsa. E’ importante sapersi regolare bene e con l’aiuto di un tecnico preparato come Leandro Croce, azzurro degli anni Ottanta e Novanta vediamo come anche gli amatori possano regolarsi con la pioggia attraverso alcuni consigli specifici: “Una seduta di allenamento svolta sotto la pioggia, soprattutto se il lavoro previsto non è una corsa lenta, ma quello delle ripetute, condizionerebbe il rispetto dei tempi previsti, pertanto si potrebbe spostare il suddetto lavoro al giorno successivo, confidando in un miglioramento climatico, sostituendolo con una corsa meno impegnativa. In fondo un giorno in più o in meno nell’arco della preparazione non cambia molto. Per coloro che sono abituati a correre sul tapis roulant, occasionalmente può essere un’alternativa, ma non come prassi”.

L’ABBIGLIAMENTO

“Esiste ormai in commercio una vasta gamma di indumenti tecnici che proteggono dalla pioggia, ma nello stesso tempo permettono di traspirare, in quanto è importante evitare una sudorazione eccessiva provocata dal coprirsi esageratamente. Il rischio infatti è proprio quello, coprirsi troppo e nella maniera sbagliata, andando incontro ad acciacchi di stagione che bloccherebbero la preparazione con evidenti problemi successivi.

L’AZIONE DI CORSA

“Certamente correre sotto la pioggia, soprattutto se intensa, cambia un po’ l’impostazione della corsa, anche perché la superficie di appoggio, nel caso dell’asfalto diventato scivoloso, richiede maggiore attenzione comportando anche un maggior impegno muscolare, maggior affaticamento e conseguente aumento del rischio di infortuni. Per questo bisogna valutare bene che cosa fare in base alle condizioni climatiche: saltare un giorno non è così grave”.

LA GARA

“Non sempre la pioggia è così sfavorevole durante una corsa lunga. Diciamo che una pioggerellina, ai fini della prestazione, non influisce negativamente, anzi potrebbe rivelarsi anche favorevole avere un po’ di refrigerio in presenza di una giornata calda, invece una pioggia continua ed intensa per i motivi precedentemente accennati, penalizzerebbe in parte la prestazione cronometrica”.