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Domenica straricca per le gare estere

di - 01/10/2016

Una settimana dopo le grandi imprese di Berlino, altra grande domenica per lo Iaaf Road Label con ben 5 appuntamenti previsti di cui due nella stessa città. Lisbona infatti domani vivrà la grande giornata della Rock ‘n’ Roll Lisbon Marathon che in abbinamento ha anche la Half Marathon Santander Totta RTP, entrambe nel circuito Gold. Gli organizzatori quest’anno hanno fattole cose in grande tanto che i record delle due prove sembrano seriamente in pericolo. Iniziamo dalla maratona che ha il suo personaggio principale nel vicecampione del mondo 2014 sulla mezza, l’eritreo Samuel Tsegay, con un PB di 2h07’28”, pronto a ricevere la sfida del kenyano Alfred Kering, secondo quest’anno a Rabat e che come personale ha 2h07’11”. Ad accompagnare quest’ultimo una vecchia conoscenza italiana, Reuben Serio che abbiamo visto vincere quest’anno la Brescia Art Marathon, poi Patrick Cheruiyot, secondo quest’anno a Madrid, inoltre Cuthbert Nyasango dello Zimbabwe, settimo ai Giochi di Londra 2012, l’etiope Seboka Nigussie (2h09’14”) e lo spagnolo Ayad Lamdassem. Gli organizzatori hanno ricevuto nelle ultime ore anche altre tre adesioni eccellenti, da parte del sudafricano Stephen Mokoka plurivincitore alle Universiadi e dei kenyani Asbel Kipsang e Samuel Kiplimo Kosgei, quest’ultimo detentore della miglior prestazione mondiale sui 25 km. Di buon livello anche il cast femminile guidato dall’etiope Guteni Shore con un personale di 2h23’32” accompagnata sa Shanko Genemo pronta al terzo successo dell’anno dopo quelli di Mumbai e Vienna. Contro un solido quartetto keniano con la vincitrice di Milano Brigid Kosgei (2h27’45”), Esther Ndiema (2h28’37”) prima a Torino nel 2014, Rose Chepchumba (2h29’09”) e Sarah Chepchirchir (2h30’08”).

Nella mezza maratona tornano i detentori del titolo: in campo maschile l’eritreo Nguse Ansolom, reduce dal 9° posto sui 10000 a Rio, è pronto a difendere il suo scettro, ma la concorrenza appare molto qualificata a cominciare dai connazionali Amanuel Mesel, 1h00’10” di personale, e Dawit Weldeslasie, terzo lo scorso anno nella velocissima prova di Valencia. In gara anche l’ugandese Geoffrey Kusuro (59’43” alla RomaOstia 2015) e il kenyano Remmy Ndiwa, 1h00’06” quest’anno sempre alla classica romana. Attenzione anche all’anziano ma mai domo ucraino Serhiy Lebid e al brasiliano Paulo Roberto Paula, 8° in maratona a Londra 2012. La prova delle donne è orfana della campionessa olimpica di maratona Jemima Sumgong, annunciata alla vigilia ma che ha rinunciato per un risentimento muscolare. La vincitrice dello scorso anno,l’altra kenyana Beatrice Mutai, dovrà quindi affrontare le connazionali Margaret Agai che cerca la rivincita, Valary Aiyabei prima alla Barcellona Marathon 2016, Magdalene Masai terza alla RomaOstia e l’anziana Lucy Kabuu, quarta ai Mondiali sui 21,097 del 2014. Proveranno a inserirsi nella lotta in famiglia l’etiope Genet Yalew, quinta ai Mondiali di mezza dello scorso marzo e la portoghese Ana Dulce Felix, argento europeo sui 10000.

Nguse Amsolom cerca la riconferma sulla mezza (foto organizzatori) Nguse Amsolom cerca la riconferma sulla mezza (foto organizzatori)

LA MARATONA PIU’ VECCHIA D’EUROPA

La Kosice Peace Marathon con le sue 92 edizioni alle spalle è la più vecchia maratona europea, ma solo quest’anno è entrata nel circuito mondiale pur essendo considerata una delle principali classiche del Vecchio Continente. La vittoria non dovrebbe sfuggire al Kenya che da anni domina la gara slovacca. Favorito della vigilia è Daniel Limo, con un personale di 2h’8’09” e che quest’anno è già stato secondo a Stoccolma in 2h12’00”. Torna Elijah Kemboi,primo nel 2011 in 2h11’15” e con un personale di 2h07’34” ottenuto a Francoforte nel 2013, come anche Evans Ruto, terzo nel 2012 in 2h07’49”. A completare il ricco contingente kenyano Samson Bungei (2h08’33”), Josphat Leting (2h09’34”) e Henry Kipsigei Chirchir (2h09’24”). L’Etiopia punta su Abere Kassaw Belay, secondo nel 2016 a Zurigo in 2h13’34”. Fra le donne la sfida appare fra le kenyane Emily Ngetich, 2h25’14” di personale datato 2014 e Lydia Rutto, già prima sulle strade slovacche due anni fa, che nell’albo d’oro è seguita dall’etiope Mulu Diro, quest’anno seconda a Roma e anche lei della partita. Ad accompagnare quest’ultima Chaltu Waka e Tinbit Gidey Weldegebriel, per l’Europa fari puntati sulla bielorussa Maryna Damastchevich.

Kemboi all'arrivo nel 2011 (foto organizzatori) Kemboi all’arrivo nel 2011 (foto organizzatori)

KENYANI FAVORITI A BOURNEMOUTH

Anche nella Bournemouth Marathon i kenyani appaiono come i logici favoriti dopo la doppia vittoria dello scorso anno. Punta di diamante dello schieramento è Julius Kiplagat Korir, con un personale di 2h09’03” e già vincitore quest’anno a Las Palmas. Contro di lui Stanley Kiprotich Bett, primo lo scorso anno a Tolosa, e Japhet Koech, mentre l’Etiopia si affida a Melaku Belachew, primo nel 2015 a Ahmedabad in India. Con lui Adamu Girma, ottavo al suo esordio in gennaio a Xiamen. La sfida dalle altre nazioni è però di primo piano con l’ucraino Ihor Olefirenko, 2h15’36” a Rio e il marocchino Abdelhadi El Mouaziz, secondo in maggio a Edimburgo. Il canovaccio della gara femminile sembra essere lo stesso con la kenyana Peninah Wanjiru come logica favorita in virtù del 2h34’25”, miglior tempo d’iscrizione, che le ha consentito la vittoria a Brighton lo scorso anno. Con lei le connazionali Eddah Jepkosgei, vincitrice quest’anno a Edimburgo e Hildah Cheboi,mentre le etiopi puntano sulla 22enne Urge Diro, sesta in agosto a Kuala Lumpur.

La Wanjiru favorita a Bournemouth (foto organizzatori) La Wanjiru favorita a Bournemouth (foto organizzatori)

CARDIFF, ALTRA IMPRESA DELLA JEPCHUMBA?

Si torna a correre sulle strade del Mondiale di mezza maratona dello scorso marzo, in occasione della Cardiff Half Marathon. La stella è certamente la kenyana Violah Jepchumba, uno dei grandi protagonisti della stagione con l’1h05’51” stabilito a Praga che ne fa la leader mondiale stagionale. Quest’anno la kenyana ha vinto anche a Istanbul e Goteborg e sui 10 km di Praga ha stabilito il record africano in 30’24” a soli 3” dal primato mondiale della Radcliffe. Proverà a contrastarla la medaglia d’oro in maratona ai Giochi del Commonwealth 2014, Flomena Daniel, con un PB di 1h07’39” ma attenzione anche alla campionessa uscente, Lenah Jerotich. Da seguire con curiosità il debutto sulla distanza della 19enne ugandese Rachel Chebet-Zena, finalista quest’anno sui 5000 ai Campionati Africani. La gara maschile ha il suo favorito in Cyprian Kotut, vincitore in aprile della Paris Marathon in 2h07’11” e riserva della nazionale kenyana a Rio de Janeiro. Il suo best è 59’12” a New Delhi nel 2014; contro di lui il campione uscente, l’ugandese Ben Siwa e i connazionali Shadrack Korir e Charles Muneria, deludente sui 5000 a Rio e che fa il suo esordio sulla distanza.

La Jepchumba pronta a un'altra vittoria nel suo straordinario 2016 (foto organizzatori) La Jepchumba pronta a un’altra vittoria nel suo straordinario 2016 (foto organizzatori)