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La Modignani svetta alla 100 KM del Sahara

di - 03/05/2014

Gli ultimi concorrenti della 16ª edizione della 100km del Sahara hanno da poco tagliato il traguardo.

La tappa finale ha subìto un cambio di programma dovuto alle alte temperature avute fino a ieri.

L’orario di partenza è stato anticipato di un’ora per permettere agli atleti di correre almeno per le prime ore della performance durante le ore più fresche della mattina.

Un forte vento però ha spazzato incessantemente sulla pista, rafforzandosi proprio nella parte finale del percorso, un vento che, soffiando, ha sollevato la sabbia rendendo il paesaggio quasi lunare. Come spiriti del deserto, le sagome degli atleti apparivano su uno sfondo dal cielo livido e sole bianco rendendo il paesaggio surreale. Che bello vedere il trio di testa, lo spagnolo Raul Garcia, l’italiano Migidio Bourifa e il portoghese Manuel Machado, correre in perfetta sintonia dandosi i cambi per affrontare il vento e per studiarsi.

Al loro seguito la lunga scia dei concorrenti e dei camminatori, tutti con grinta ad affrontare le dune fino a giungere sulla finish line nell’oasi di Douz, sotto il mitico arco della Zitoway, diventato ormai agognato miraggio per tutti loro.

Il campione di questa tappa e di questa 16ª edizione si conferma Garcia con un tempo di 2h58’27” e di 7h42’17” per la classifica generale, seguito da Migidio Bourifa con 3h10’46”, 8h12’11” il tempo totale, e Manuel Machado giunto sotto l’arco in 3h28’54”, 8h34’22” il crono finale. Ottima la prestazione di quest’ultimo che ha lottato con avversari più che blasonati riuscendo a conquistare con distacco la sua posizione da podio. Solo 6° il campione uscente, il tedesco Thomas Wittek, col crono totale di 9h25’32”, vincitore di più edizioni.

Tra le donne vince la tappa e l’edizione Alice Modignani con 4h15’46” e 11h32’18” il crono totale, seguita dalla tedesca Claudia Gerling, 4h29’39”, 11h54’26”, e dalla spagnola Alma Obregon, 4h36’24”, 12h49’35”.

Una nota di bellezza tra le tante: in corsa anche Daniele Barbone che, col suo progetto “Dall’ufficio al deserto” che col Cesvi raccoglie fondi per la fame nel mondo con un occhio particolare ai bambini dell’Uganda, ha voluto trasmettere il messaggio che così come una gara estrema nel deserto è difficile ma possibile da fare, anche il problema della povertà è difficile ma possibile da debellare.

Comunicato stampa

 

Il vincitore Garcia (foto organizzatori) Il vincitore Garcia (foto organizzatori)