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Maratona del Tricolore, supersfida fra gli uomini

di - 11/12/2014

La 19esima Maratona della Città del Tricolore (lo start alle ore 9 di domenica 14 dicembre) sarà la più partecipata di sempre, con tutto ciò che comporta per l’organizzazione in tema di onore, onere e impatto sulla città. Al via saranno in più di 3200 (spazzato via il precedente primato, 2750 del 2013, ndr), un numero destinato a crescere ulteriormente dopo gli ultimi conteggi di queste ore e la riapertura delle iscrizioni prevista per sabato.

La parola a Paolo Manelli, presidente della Tricolore Sport Marathon, “intercettato” presso il quartier generale organizzativo, dove fervono gli ultimissimi preparativi per la due giorni ormai alle porte, inaugurata dall’apertura del Centro Maratona (allestito presso il PalaBigi di via Guasco), che aprirà i battenti sabato 13 dicembre alle ore 10.

“In tutta sincerità non ci aspettavamo una partecipazione così numerosa – spiega Manelli – soprattutto al termine di un 2014 che ha registrato cali in diverse maratone. Il lavoro dietro le quinte è tanto, stiamo parlando di 500 persone da coordinare, per fortuna il mondo del volontariato reggiano è abituato a lavorare e a dare il meglio di sé. E penso che questo sia anche uno dei motivi di richiamo per chi partecipa, assieme alla cura dei particolari e alle scelte fatte in questi anni. Il nostro concetto base è che gli atleti sono tutti uguali, chi arriva ultimo deve avere lo stesso trattamento di chi arriva primo. Reggio nel corso degli anni è diventata una festa, non solo una gara, alla quale tanti maratoneti da tutta Italia non vogliono mancare”.

Una festa che inizierà sabato al Centro Maratona (dove sarà presente il campione olimpico Gelindo Bordin) e proseguirà anche domenica mattina alle 10, con la Coop Charity Run, la non competitiva con ricavato a scopo benefico. In questo caso iscrizioni aperte fino alle 9.30 di domenica mattina stessa.

Manelli non si sottrae all’argomento polemiche, che solitamente accompagna la Maratona di Reggio, leggi rimostranze dei commercianti e dei cittadini per le chiusure al traffico: “Grazie all’Amministrazione Comunale quest’anno siamo riusciti a dialogare positivamente coi commercianti, abbiamo cercato di venirci incontro e di metterci l’uno nei panni dell’altro. Poi è chiaro, ospitiamo più di 3200 persone provenienti da tutta Italia e parliamo di un tracciato di 42 chilometri, qualche strada dobbiamo chiuderla. Ma è stata predisposta apposita segnaletica per gli automobilisti con le indicazioni del caso. Il centro storico di Reggio Emilia – eccezion fatta per la zona del PalaBigi e di Viale Umberto I – sarà aperto e raggiungibile, parcheggi inclusi. In ogni caso alle 16.30 di domenica toglieremo il disturbo”.

L’invito alla collaborazione alla cittadinanza è accompagnato anche dall’invito a partecipare alla due giorni: “Per toccare con mano – conclude Manelli – un mondo di sport e di fatica che porta sé tanti valori positivi”.

TOP RUNNER

In campo femminile (dove si registrano ben 14 successi italiani sulle prime 18 edizioni), fari puntati sulla pesasese Laura Giordano, seconda nel 2013 a Reggio Emilia e prima quest’anno a Treviso, sulla torinese Romina Cavallera, al debutto nella Città del Tricolore, sulla rubierese Ilaria Aicardi, prima quest’anno a Rimini e terza a Carpi, sulla croata Marija Vrajic, seconda nel 2012 a Reggio e prima nel 2014 alla Pistoia-Abetone, sulla slovena Alexandra Fortin, al via per migliorare il nono posto del del 2011, e sulla croata Nikolina Sustic, nel 2014 terza a Venezia e prima a Ravenna. Da segnalare che il record della gara femminile, il 2h35’28 di Stefania Benedetti, risale al 2007, quando l’arrivo non era in Corso Garibaldi ma allo stadio Mirabello.

Al via della gara maschile i vincitori delle edizioni 2011 e 2012, rispettivamente il marocchino Lahcen Mokraji, tuttora primatista del percorso con 2h12’29, e il connazionale Jaouad Zain. Osservati speciali anche il marocchino Mohamed El Kasmi, settimo un anno fa, il connazionale Karim Abderrahim, specialista della “mezza”, il bresciano Nicola Venturoli, vincitore quest’anno della Maratona Dell’Acqua e campione italiano di mezza maratona nel 2008, l’ungherese Tamas Kovacs, secondo a Reggio sia nel 2010 che nel 2011, una prestazione quest’ultima (2h14’23) che gli valse la partecipazione olimpica a Londra 2012, il frusinate Carmine Buccilli, quest’anno primo a Palermo e alla Pistoia-Abetone, il pavese Tommaso Vaccina, un 2h19’48 di personale messo a segno a Reggio nel 2011, il siracusano Alessandro Brancato, da poco alla prese con la Maratona dopo i nobili trascorsi nelle categorie giovanili, il milanese Mirco Canaglia, quinto a Reggio nel 2010, il milanese Dario Rognoni, reduce dal decimo posto a Torino, il barese Francesco Milella, primo nel 2014 a Crevalcore, e il modenese Matteo Pigoni, plurivincitore dell’EcoMaratona del Ventasso.

Ma la gara maschile, al contrario di quella femminile, parla prevalentemente straniero, con 7 successi marocchini, tre kenyani, uno etiope e uno sloveno, a fronte delle 6 affermazioni italiane.

IL CLUB DEI FEDELISSIMI
Il club dei fedelissimi conta 34 iscritti. Tanti sono infatti i “sempre presenti” alle prime 18 edizioni della Maratona internazionale di Reggio Emilia. La Città del Tricolore è ovviamente la provincia più rappresentata (6), seguita da Modena (5) e Bologna-Bergamo-Milano, appaiate a quota 3.

Molti, se non tutti, saranno al via anche della 19esima edizione, che lo ricordiamo scatterà alle ore 9 di domenica 14 dicembre. Tra questi Maurizio Brevini, classe ’55, dirigente d’azienda esserato per la Podistica Cavriago, un passato giovanile da velocista e ostacolista, un presente da runner con 50 maratone all’attivo (più 6 “100km del Passatore”). Mai un ritiro, tantomeno “sotto casa”, a Reggio Emilia, dove si è sempre presentato al traguardo in meno di quattro ore (con un best di 3h29’), un obiettivo valido anche per il 2014, fermo restando che Brevini non corre certo con l’ossessione della prestazione o del riscontro cronometrico. L’importante è esserci… e divertirsi.

“Giocando in casa è fin troppo facile parlare bene della Maratona di Reggio – spiega Brevini – Posso però dire che lo scenario in cui si corre è sicuramente un tratto distintivo, molto apprezzato anche e soprattutto da chi viene da fuori. E’ una bellissima Maratona, una delle migliori in assoluto. Chiaro, non stiamo parlando di New York o Roma, ma Reggio si difende alla grande, soprattutto per merito di un’organizzazione che sa farsi apprezzare. E questo, da reggiano, non può che farmi piacere”.

Suggestivo e atipico lo scenario della Maratona di Reggio…ma anche bello tosto dal punto di vista dell’altimetria. Un guaio per chi podista lo è per hobby? “Vero, diversi saliscendi si fanno sentire, il percorso non è semplice ma comunque “digeribile” – conclude Brevini – E per quanto mi riguarda è bellissimo correre per larghi tratti in mezzo alla natura e alla campagna”.

Di seguito i 34 fedelissimi, suddivisi per provincia d’appartenenza
Bergamo: Aurelio Amalio Ammoni, Fausto Basletta, Fausto Dellapiana.
Bologna: Wainer Blo, Mario Liccardi, Roberto Paracchini.
Lecco: Fabio Busetti.
Monza Brianza: Luigi Ferretti.
Milano: Antonio Dell’Oca, Michele Melacarne, Paolo Solfrizzo.
Mantova: Marco Simonazzi.
Modena: Mauro Bedini, Emilio Borghi, Angelo Mastrolia, Franco Venturi Degli Esposti, Libero Zerbinati.
Massa Carrara: Giuseppe Bucci.
Novara: Renato Aliprandi.
Prato: Mario Ferri.
Parma: Renato Angelo  Sacco.
Ravenna: Ivano Folli.
Reggio Emilia: Filippo Bertelli, Maurizio Brevini, Tiziano Fornaciari, Andrea Giovannetti,
Roberto Marmiroli, Andrea Paderni.
Rimini: Walter Migani, Giovanni Tamburini.
Trento: Massimo Ferrari.
Torino: Giulio Mazzetto.
Trieste: Emilio Starz.
Udine: Gian Paolo Gerin

Comunicato stampa