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SAUCONY Endorphin Speed 3, IL TEST

di - 21/07/2022

Dopo l’esperienza Parigina, alla Saucony House of Speed (vedi foto sotto) in cui ho avuto modo di testare in anteprima mondiale la nuova SAUCONY Endorphin Speed 3, era doveroso proseguire con il test più approfondito, che posso riassumere così: “Ma quanto mi sto divertendo a correre con questa calzatura!

La SAUCONY Endorphin Speed 3 in numeri

PESO: 230 UK 9 – US 10 UOMO
DROP: 8 mm
Stack Height:36 /28 mm

La parola al brand

SAUCONY lancia ufficialmente a livello mondiale la nuova collezione Saucony Endorphin Collection 3.0, interamente dedicata alle nuove calzature da road running.

“Lavora sodo. Corri ancora più veloce.
Vuoi sentirti più veloce? Ti presentiamo le Endorphin Speed 3, delle scarpe che incarnano il concetto di rapidità. Ideate con una nuova piastra con ali che supporta la tua corsa dall’appoggio della punta fino all’atterraggio, è tutto ciò di cui hai bisogno per spingere con la velocità ma senza difficoltà.”

CARATTERISTICHE E VANTAGGI

La tecnologia SPEEDROLL ti spinge in avanti senza fatica, così puoi correre in scioltezza
L’ammortizzazione in schiuma PWRRUN ultra leggera e responsiva ti dona una sensazione di velocità
La nuova piastra in nylon a S con ali restituisce energia e supporta meglio i tuoi allenamenti quotidiani
Privilegia la comodità con una tomaia in mesh leggero e traspirante
Il modello FORMFIT abbraccia ogni parte del piede, per una calzata e una sensibilità personalizzata
La suola in gomma XT-900 con pattern ha una miglior presa sulla strada

IL TEST di Daniele Milano

DESIGN

Prospect Quartz, il colore di lancio della nuova Endorphin Collection 3.0 è molto bello. Rosa sì, ma non eccessivo, quindi perfetto sia da uomo che da donna. Svetta l’intersuola sovradimensionata, 36 su 28 mm di Stack Height sono belli visibili e non appesantiscono assolutamente la linea complessiva.

FINITURE

…perfette! La Speed 3 è una calzatura votata alla velocità, quindi le sollecitazioni sono molte e mettono a dura prova le finiture, che non hanno ceduto di un millimetro.

CHIUSURA

6 asole piatte con la 7 supplementare, laccio piatto e linguetta molto sottile per un fitting davvero valido e molto race. Il contrafforte tallonare chiude bene, senza dar fastidio e una volta chiusa e stretti i lacci il piede è perfettamente alloggiato, garantendo la possibilità di “spingere”, ovvero correre quanto più forte si può!

IMPATTO INIZIALE della SAUCONY Endorphin Speed 3

Non posso che dire “scarpa azzeccata!” per il mio personalissimo livello di corsa, ma di cui voglio rendervi partecipi, ovvero chiunque può correre forte con questa calzatura! Molto immediata, molto facile, sin dai primi appoggi. Ho subito apprezzato la buona risposta complessiva in fase di spinta. La piastra interna in nylon è sì reattiva, ma il giusto per far lavorare bene il piede. E’ evidente la volontà di Saucony nel rendere questo modello fruibile da un gran numero di runner e non solo da chi può permettersi ritmi forsennati, abbondantemente sotto ai 4 minuti al chilometro.

“Con la SAUCONY Endorphin Speed 3 si può correre forte con facilità, grazie allo shape con tecnologia SPEEDROLL che invita a proiettarsi in avanti e far girare bene le gambe, ma sempre con grande facilità.”

COMFORT

Particolarmente comoda. Molto morbido il feeling con il terreno, grazie all’ottima sensazione di cushioning estremo della schiuma PWRRUN, che si conferma essere tra le più leggere sul mercato, assicurando un’ottima risposta, senza perdere in comfort.

TRASPIRABILITA’

“’Na favola!”. La Speed 3 traspira che è un piacere!

GRIP

Beh, qualcosa che non funziona da 10 e lode questa scarpa ce l’avrà pure o no? Per contenere al massimo il peso, la Speed ha la suola in gomma XT-900 solamente nei punti nevralgici di maggior usura che, se non ci si trova su asfalto, ma su tratti lastricati, come i centri storici delle città, perde un po’ in aderenza.

STABILITA’

Sicuramente, tra le calzature da corsa su strada con piastra, in questo caso nylon, la Saucony è tra quelle stabili, quindi direi proprio che Saucony è riuscita a sfornare un prodotto valido anche sotto questo aspetto. Aggiungo ancora che anche in curva la Speed 3 si comporta piuttosto bene, permettendo una buona azione di corsa, grazie alle “alette” della piastra interna in nylon che ne migliorano notevolmente la stabilità.

“Le particolari alette laterali migliorano la stabilità complessiva della calzatura”

PROTEZIONE

Indubbiamente le dimensioni dell’intersuola assicurano una protezione del piede complessivamente buona, anche se non si tratta di una calzatura eccessivamente strutturata e protettiva.

Le particolari alette laterali migliorano la stabilità complessiva della calzatura

CAPACITA’ DI AMMORTIZZARE

Ottima! La grande qualità della Speed 3 è proprio quella di ammortizzare bene e restituire tanta energia che, se ben sfruttata, ci fa correre veramente forte e soprattutto con grande facilità di azione, limitando notevolmente il nostro consumo energetico.

A CHI CONSIGLIO LA SAUCONY Endorphin Speed 3

Dire che consiglio questa scarpa a chi vuole correre forte è decisamente riduttivo, perché Saucony è arrivata a questa versione, dopo aver già accontento nel mondo tanti runner e soprattutto tanti amatori, permettendo loro di incrementare i rispettivi PB. Con la Speed 3 si è fatto un ulteriore passo in avanti, permettendo a runner di medio livello, ma sempre con una buona biomeccanica, di divertirsi di più, raggiungendo livelli e tempi quasi impensabili.

“A Parigi ho corso insieme a runner con un peso superiore agli 80 chili, che ne sono rimasti comunque entusiasti.”

Quindi, anche se pesate un po’ di più dei canonici 65 chilogrammi, non spaventatevi perché, se mantenete una buona tecnica e soprattutto una frequenza di appoggi piuttosto alta, limitando ingressi di tallone, allora potete serenamente spendere i vostri soldi per comprare la Speed.

Se volete saperne di più, ANDATE QUI!

 

 

 

 

 

 

 

 

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”