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UTMB + Kilian Jornet = Spettacolo unico al mondo!

di - 30/08/2022

Il podio maschile dell'UTMB, la gara di trail running più importante al mondo. Da sx Mathieu Blanchard 2°, Kilian Jornet vincitore e Tom Evans 3°.

UTMB Mont-Blanc 2022, ovvero la miglior edizione di sempre della gara di trail running più famosa al mondo, che ha visto vincitore uno strepitoso, per non dire alieno, Kilian Jornet, a cui ha fatto ottima compagnia la vittoria sudatissima di Katie Schide.

Katie Schide, vincitrice dell'UTMB 2022
Katie Schide, combattiva vincitrice dell’UTMB 2022

Numeri che fanno paura

Dopo anni di presenza sul campo, non siamo riusciti a seguire in presenza questo grande evento, ma la copertura mediatica pazzesca approntata dall’organizzazione ci ha permesso di tifare per una settimana intera, incollati agli schermi dei telefonini o dei computer della nostra redazione.

Come due amici che chiacchierano. Da sx Blanchard e Jornet. Pochi minuti prima hanno scritto una nuova ed incredibile pagina dell'UTMB!
Come due amici che chiacchierano. Da sx Blanchard e Jornet. Pochi minuti prima hanno scritto una nuova ed incredibile pagina dell’UTMB!

Copertura live 24h

Un copertura Live garantita per 7 giorni consecutivi. 24h, con dirette, interviste, commenti dei più grandi protagonisti di tutte le edizioni precedenti.

L’UTMB si è dimostrata anche in questa edizione come l’evento degli eventi, la gara a cui non poter mancare per nessuna ragione al mondo. Un supporto di tifo costante da parte delle migliaia di presenti, a cui si sono aggiunte le visualizzazioni internet e i followers on line nelle dirette. I numeri sono incredibili e non sembra quasi possibile che un evento di trai running, anche se stiamo parlando “DELL’EVENTO DI TRAIL RUNNING”…, possa avere coinvolto così tanto pubblico.

L'emozionante partenza dell'UTMB 2022
L’emozionante partenza dell’UTMB 2022

14 milioni di visualizzazioni

Quasi 14 milioni di visualizzazioni per un totale di 100 milioni di minuti di video visualizzati (UTMB Live e highlights) sulla nuova piattaforma live.utmb.world e sui social network ufficiali dell’UTMB Mont-Blanc.

“Questo corrisponde a 188 anni

di video dell’UTMB

fruiti ininterrottamente!”

650.000 fan sui social network ufficiali dell’UTMB Mont-Blanc, di cui 50.000 nuovi iscritti che si sono uniti alla community.

2,4 milioni di interazioni

I contenuti ufficiali hanno generato 2,4 milioni di interazioni da parte dei fan sulle piattaforme dell’evento.

21 milioni di pagine

2 milioni di utenti hanno consultato 21 milioni di pagine sui siti ufficiali dell’UTMB Mont-Blanc e dell’UTMB World Series

50.000 nuovi account

50.000 fan hanno creato un account sul nuovo spazio MyUTMB
L’impatto mediatico di questa edizione 2022 dell’UTMB Mont-Blanc sarà almeno doppio rispetto all’edizione 2021, che aveva già polverizzato tutti i record.

Crolla il muro delle 20 ore

E se parliamo di numeri, lasciando per un attimo da parte quelli generati da spettatori e telespettatori, non possiamo che definire l’UTMB 2022 come l’edizione dei record!

UTMB

Tanti personal best infranti sulle varie distanze, tra cui svetta il nuovo record della manifestazione che ha permesso a Kilian Jornet e Mathieu Blanchard di sfondare il muro delle 20 ore.

Kilian Jornet, un record che vale 19 ore 49 minuti e 30 secondi

Kilian Jornet è quindi il vincitore assoluto della 19ª edizione dell’UTMB, che gli ha permesso di raggiungere un poker totale di ben 4 vittorie complessive.

 

Mathieu Blanchard, un missile terra aria a soli 5 minuti da Kilian!

Mathieu Blanchard, secondo classificato, ha corso un UTMB incredibile, con tempi parziali da far rabbrividire anche l’alieno, ovvero Kilian, che alla fine, dopo ben 171 chilometri e 10.000 metri di dislivello è riuscito a rimanere davanti per “soli” 5 minuti.

Blanchard under 20!

Blanchard, già terzo nell’edizione dello scorso anno, è stato un avversario durissimo. Un talento senza pari, che è riuscito a concludere la gara entro le 20 ore (19h54m50s).

Blanchard radioso al traguardo
Blanchard radioso al traguardo

Partenza incerta e velocissima

Come consuetudine per tutte le edizioni, la partenza di sabato scorso alle 18 dalla centralissima Place du Triangle de l’Amitié di Chamonix è stata un vero e proprio boato di folla. Essere lì in diretta avrebbe fatto la differenza anche per noi, ma ci siamo accontentati di seguire in religioso silenzio la partenza dallo schermo del computer e vi possiamo assicurare che è stato comunque fantastico.

Pau Capell subito protagonista

Pau Capell, fortissimo spagnolo del team The North Face, è partito a cannone e già dopo i primi chilometri i tempi parziali ai primi passaggi sono stati infranti. L’inizio della gara è stato molto veloce, le stime dei migliori tempi sono state ampiamente superate ai primi intermedi, grazie soprattutto all’impulso di Pau Capell, che voleva a tutti i costi vincere anche questa edizione.

Jim Walmsley, una notte “stars & stripes”

Di Jim Walmsley non ho ancora parlato, ma per lui farò un articolo a parte, ben oltre i giorni dell’UTMB.

Jim Walmsley, grande protagonista dell'UTMB 2022
Jim Walmsley, grande protagonista dell’UTMB 2022

Per vincere questa gara Jim ha investito tutto se stesso, trasferendosi diversi mesi fa dagli Stati Uniti, per imparare a correre lungo i sentieri dell’UTMB e approntare la miglior tattica possibile per stare davanti a tutti. Se Jim ci aveva abituato a partenze a razzo, quest’anno abbiamo apprezzato un Walmsley più cauto, più calcolatore che, senza tante storie, ha lasciato che “là davanti” se le dessero di santa ragione, per poi emergere chilometro dopo chilometro durante la notte.

A Courmayeur Walmsley è in testa

E così, valicato il confine e raggiunta Courmayeur, l’atleta americano si è trovato in testa. il GPS segnava 70 chilometri già completati, ma per il traguardo di Chamonix ne mancavano ancora 100!

Dietro di lui l’alieno, ovvero Kilian Jornet, seguiva a circa 5 minuti. E fin qui tutto normale o quasi. Con l’aumentare dei chilometri tutto faceva pensare ad una prima vittoria di Jim Walmsley e al lieto fine di una bellissima fiaba, ma nelle gare così lunghe non si può mai prevedere l’imprevisto.

La Giète, fine di un sogno?

Da climbfinder.com

“La Giète da Dorénaz è una salita situata nella regione Vallese. Ha una lunghezza di 12.4 km, un dislivello di 1122 metri e una pendenza media del 9%. La salita ottiene quindi 1126 punti di difficoltà. Il punto più alto è a 1572 metri sul livello del mare.”

UTMB

Nella foto sopra la salita de La Giète, fatale a Walmsley nel portare a casa la sua prima vittoria all’UTMB. Che cosa sia successo veramente all’atleta statunitense ad oggi non si sa. Non si capisce bene se ha preso una botta in discesa, compromettendo la biomeccanica di corsa, o se ha avuto problemi intestinali. Un vero peccato non averlo visto sul podio al traguardo! Un guerriero comunque, che si è portato a casa il quarto posto davanti all’altro americano Zach Miller.

Al mattino tutto era in bolla, Walmsley davanti aveva una calma e una tranquillità di corsa quasi disarmante. Non sembrava più lui. Con quell’incedere un po’ dinoccolato e quelle gambe lunghissime, procedeva in testa, ma all’altezza della salita de “La Giète” un’inquadratura da lontano fatta con il drone, immortala ciò che nessuno avrebbe mai voluto vedere, lo statunitense procede a passo d’uomo, come se si fosse improvvisamente spenta la luce.  In pochi chilometri accumula ben 18 minuti di ritardo sulla coppia degli inseguitori formata da Mathieu Blanchard e Kilian Jornet.

Testa a testa

Blanchard sembra fresco come una rosa, Kilian inforca gli occhiali da sole e macina chilometri come solo lui sa fare. Un duello pazzesco, un continuo tira e molla che li vede accumulare ben 20 minuti di vantaggio su Walmsley a Trient.

Mancano 30 chilometri, Blanchard è in testa

Mentre Walmsley cerca disperatamente di portare a casa la sua edizione, davanti Blanchard detta il ritmo. Corre agile e dà proprio l’impressione di averne ancora. In discesa è impressionante, ma dietro Kilian ha un conto in sospeso da regolare con l’UTMB e non vuole smettere di pensare al poker, ovvero le 4 vittorie che potrebbe raggiungere!

Un finale epico

A 30 chilometri al traguardo i giochi sono ancora tutti aperti. Blanchard ne ha da vendere, Kilian anche.

Due atleti incredibilmente tosti che si continuano a prendere a sportellate, come i grandi duelli di Valentino Rossi. Il finale si preannuncia a dir poco epico. Dopo Trient Blanchard conduce, Kilian lo tallona da dietro. Dopo la discesa di Vallorcine, all’altezza del 153 chilometro sono insieme al ristoro, passano davvero una manciata di secondi e saltano di nuovo tutti e due fuori per attaccare la salita verso la Tête aux Vents.

Kilian parte!

Poche centinaia di metri di gara e Kilian attacca riportandosi in vantaggio di due minuti circa. Tempoi parziali sempre più da record, pèortano entrambi gli atleti ad arrivare in punta alla Tête aux Vents con Kilian che ha accumulato ben 8 minuti di vantaggio. Una tattica necessaria perchè Blanchard nell’ultima discesa ha dato tutto, riducendo il gap con il catalano a cinque minuti. I due arrivano al traguardo così, lasciando tutti a bocca aperta, entrambi con tempi finali al di sotto delle venti ore totali.

“Il muro delle 20 ore è stato infranto!”

Il racconto della gara di Kilian Jornet

“In questa edizione il tempo è stato davvero perfetto, ho trascorso una notte perfetta, anche se neanche un minuto in tutta la gara è stato facile.”

“Ma è stata un’esperienza formidabile condividere tutti quei chilometri con Jim e Mathieu. È un momento che conserverò nella memoria. La gestione della gara è stata particolarmente complicata. Il mio stato di salute era al limite e affrontare questo problema è diventata la mia priorità. Non dovevo superare una certa soglia di intensità, dovevo piuttosto andare a velocità costante, senza accelerare, per evitare di superare quella soglia. Quando Jim è partito come un matto nella discesa di Arnouva ho provato a seguirlo ma ho subito rinunciato, non ce la facevo, ho preferito rimanere indietro. Ho avuto un grosso cedimento sulla strada per Champex. Mi sono detto: “Arriva a Champex e vediamo”. A quel punto ho pensato davvero di mollare. E poi Mathieu mi ha raggiunto. E alla fine la sua rimonta mi ha aiutato a rimanere in gara. Ho cercato di tenere il passo con lui, mi ha dato una nuova motivazione. Alla fine abbiamo fatto una battaglia pazzesca e ho puntato tutto sulle salite per sperare di staccare Mathieu da lì al traguardo”.

Il racconto della gara di Mathieu Blanchard

“A un certo punto della gara, ho visto Kilian in lontananza. Non andava più avanti.”

“Mi sono anche scusato per averlo superato, gli ho augurato buona fortuna, ho accelerato, ma lui ha tenuto duro.”

“Così insieme siamo andati a caccia di Jim. Ci siamo spinti l’un l’altro fino alla fine e alla fine siamo riusciti a fare questi tempi pazzeschi. Io puntavo a fare 21 ore, non avrei mai immaginato di farne meno di 20! Da soli sarebbe stato impossibile, ma in due, in lotta, è diventato possibile. Quando si combatte non si guarda più l’orologio. Non mi aspettavo un risultato del genere.”

Jim Walmsley non molla, ma Tom Evans lo passa!

Ma non crediate che ci sia stata battaglia solo per la vittoria. Il terzo gradino del podio, è ancora nelle mani di Walmsley, ma…Tom Evans rilancia. L’atleta del Red Bull Team, dopo aver fatto un bel pezzo di gara durante la notte e nella prima parte della mattinata in compagnia di Zach Miller (anche lui vittima di un calo ipoglicemico), continua la sua corsa in solitaria all’inseguimento di Walmsley che non sembra essere nella forma migliore.    Alla fine ce la fa e conquista il 3° posto in 20 ore 34 minuti e 35 secondi.

Walmsley non vince, ma è 4° da eroe!

21 ore e 12 minuti, questo il tempo che permette allo statunitense di portare a casa il suo milgior risultato di sempre all’UTMB, è quarto! Al 5° un combattivo Zah Miller che in condizioni non certo buone per raggiungere il podio, ha ottenuto una quinta piazza da vero guerriero.

Katie Schide, è lei la nuova regina dell’UTMB

Tra le donne, una grandissima performance della vincitrice Katie Schide, continua la favola statunitense.

Katie infatti succede alla connazionale Courtney Dauwalter, splendida vicnitrice dell’edizione 2021. Vincendo la gara in 23 ore e 15 minuti, a 31enne americana, che vive in Francia con il suo compagno Germain Grangier, ha fatto una corsa sulle montagne russe. Una partenza davvero veloce l’ha portata immediatamente in testa, per poi crollare inesorabilmente e bruciare il grosso vantaggio di oltre 15 minuti accumulato sulle avversarie.

Le parole di Katie

“Ho fatto una partenza veloce, conquistando rapidamente un vantaggio sulle mie avversarie. All’arrivo a Courmayeur avevo un vantaggio di oltre 15 minuti. Non era proprio questo il piano, ma negli altri anni ero partita troppo lentamente” .

Poi, come avvenuto a Walmsley e Miller tra i maschi, un improvviso calo prestativo l’ha costretta ad inseugire la canadese Marianne Hogan, che nel frattempo l’aveva superata. Katie non ha mollato di testa e dopo essere riuscita a recuperare tutte le energie che sembravano irrimediabilmente compromesse, ha messo in piedi un vero e proprio duello con la canadese. Una lotta fantastica che la live della UTMB è riuscita a presentare, come già avvenuto con i maschi, in modo esemplare!

Marianne Hogan, splendida seconda
Marianne Hogan, splendida seconda

Il duello attraverso le parole di Katie

“Ho cominciato a rimontare sulla salita di Champex. Mi sono detta che stava iniziando una nuova gara e che c’erano ancora tre grandi difficoltà in programma, quindi potevo recuperare.”

Ed è proprio ciò che è riuscita a fare la Schide, un fantastico recupero, poi il sorpasso e la sua vittoria finale, che va ad aggiungersi al 6° posto del 2019 e all’8° posto nel 2021.

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”