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Specialized Epic 8: nata per vincere

di - 12/03/2024

Specialized W-Works Epic 8 - bici 3/4 dx

Epic 8 guadagna il numero che sta per l’ottava versione della rinomata piattaforma da Cross Country agonistica di casa Specialized

È un cambiamento importante nella struttura della bicicletta, quando ci sono stati invece piccoli affinamenti nelle altre versioni che hanno preceduto quest’ultima. E, prima di andare oltre, rispondo a una domanda che si stanno facendo tutti gli appassionati: ebbene sì, Epic 8 abbandona il Brain, che l’aveva caratterizzata per tantissimi anni, e accoglie invece la tecnologia Flight Attendant di RockShox, che qui debutta nell’inedita versione XC.

I pilastri portanti su cui si poggia l’intera famiglia Epic 8, che ricordo include anche la versione più “rilassata” Evo per il cosiddetto Downcountry, sono: capacità, efficienza, e leggerezza.

In primo luogo, la bici ha ora 120 mm di travel super performante, all’anteriore e al posteriore. A seguire, un sistema di sospensioni più efficiente in pedalata mai provato prima. Per finire, è 76 g più leggera della precedente S-Works Epic (aspetto fondamentale nella sua categoria).

Questo per ribadire la volontà del marchio della grande S rossa di mantenere Epic non solo come mountain bike più veloce nella propria gamma, ma anche sui più importanti palcoscenici internazionali delle competizioni Cross Country.

Il Ride Dynamics Team di Specialized ha lavorato su diversi aspetti della nuova Epic, non soltanto – come si è portati a pensare – al sistema della sospensione, ma anche alla sua integrazione con l’inedita tecnologia Rock Shox Flight Attendant e con la geometria della bici.

Quindi, i designer non sono partiti dal telaio per poi aggiornare l’ammortizzatore e/o creare una taratura ad hoc, invece hanno cercato di sviluppare tutto l’insieme in modo che ogni singolo aspetto lavorasse in modo perfetto, come in simbiosi.

La nuova Epic 8 si può così riassumere: travel di 120 mm, ammortizzatore a tre posizioni con taratura Ride Dynamics, freni SRAM Level a quattro pistoni, pneumatici Fast Trak all’anteriore e Renegade al posteriore entrambi da 2,35”, cockpit integrato Control SL sulla versione S-Works, sistema di trasporto integrato SWAT.

Specialized W-Works Epic 8 - beauty 01

Capacità

La rinnovata, e più ampia, capacità della Epic 8 è dovuta al sistema di sospensioni e alla geometria.

Parto dalla seconda, davvero progressiva in ambito XC Race: angolo sterzo da 65,9° (-0,7°) per la posizione più aggressiva – Flip Chip sull’attacco ammo – accompagnato da un movimento centrale ribassato di 8 mm, un reach allungato di 15 mm, e un piantone sella più verticale di 1,5° rispetto a Epic 7. Serve una doverosa precisazione: la base su cui hanno lavorato gli ingegneri Specialized è quella della precedente Epic Evo (da 120 mm, per l’appunto). Non per nulla, quando l’avevo provata, avevo subito pensato che da lì a un anno quella sarebbe stata una bici più adatta alla strada intrapresa dal moderno Cross Country agonistico…

Lo stesso team italiano di Specialized ha confermato che gli atleti ufficiali hanno corso molte gare in sella alla Epic Evo, per avere più capacità, escursione, con ottime sensazioni e risultati di rilievo. Da qui il passo è stato breve per creare Epic 8.

Impressionano, presi insieme, i dati relativi all’angolo sterzo e all’altezza del movimento centrale: già è una bici non particolarmente alta, e andarla ad abbassare ulteriormente può sembrare un azzardo.

E qui subentra il discorso accennato prima, studiare al meglio la nuova bici anche e soprattutto dal punto di vista dinamico. Quindi, una geometria che non va valutata tanto a livello statico, ma nell’utilizzo sui campi gara.

Il team Ride Dynamics ha raccolto migliaia di misurazioni, non solo dagli atleti ma anche sulla propria pelle, andando in bici sui vari prototipi che hanno poi portato alla versione definitiva.

Quindi una sospensione posteriore più sostenuta per lavorare nel miglior modo possibile con valori così aggressivi, fondamentali per raggiungere la massima trazione e il controllo totale in discesa, rimanendo incollati al terreno e superando gli ostacoli più difficili. Sono numeri che potenzialmente penalizzano la fase pedalata, ma con il lavoro svolto sul sistema delle sospensioni alla fine la differenza si riduce a soli 2 mm per l’altezza del movimento centrale. Sono solo vantaggi, non rischiando di impattare con pedivelle e pedali sul terreno, ma godendo di tutto quello che di positivo porta un baricentro più basso e un avantreno più aperto.

È possibile comunque agire sul Flip Chip impostando la posizione High, con BB che si alza di 5 mm e angolo sterzo che si chiude di mezzo grado.

Specialized W-Works Epic 8 - Auto Open

Dynamic Trio

Sparendo il sistema Brain, il marchio californiano – come già fatto per la Epic World Cup – ha trovano nuove denominazioni per le nuove modalità di funzionamento dell’ammortizzatore posteriore, ma anche per la forcella anteriore. Sono di fatto tre tarature per l’idraulica.

Si parte da Wide Open, con la minima compressione per la massima capacità e libertà di utilizzo del travel. Si passa a Magic Middle, impostazione intermedia ideale per l’80% delle situazioni che si incontrano in gara. Si chiude con Sprint-On-Lock, la massima rigidità e puro trasferimento di potenza.

La seconda è quella che caratterizza davvero la nuova Epic 8, una taratura dell’idraulica ottimizzata per la camera pneumatica, in modo da sfruttare ancora meglio l’ammo SIDLuxe.

La camera d’aria è maggiorata, non ci sono token, rimuovendo anche un altro distanziale normalmente presente nella versione di serie, proprio per ottenere il massimo volume disponibile. Sull’asta dell’idraulica è presente il John’s Bumper come sull’ammo sviluppato sempre insieme a RockShox per la Epic World Cup: un elastomero dalle dimensioni importanti che permette di gestire al meglio il fine corsa.

Specialized W-Works Epic 8 - ammo
Ammo SIDLuxe Ultimate Flight Attendant su S-Works Epic 8

La vera differenza sta nel rapporto tra forza necessaria per comprimere l’ammortizzatore e velocità in compressione: rispetto al SIDLuxe tradizionale, confrontando la modalità Pedal di questo con la nuova Magic Middle appositamente sviluppata per Epic 8: ci vuole molta più forza per farlo lavorare alle basse velocità, dopodiché ce ne vuole meno per attivare l’ammo man mano che le velocità di compressione aumentano.

Questo vuol dire che quando l’ammo lavora alle basse velocità tipiche dell’alzarsi sui pedali e spingere forte comunque sui terreni scorrevoli, si ottiene un sostegno maggiore rispetto a un SIDLuxe di serie. Quando si affrontano ostacoli più importanti a ritmo sostenuto, e quindi la velocità in compressione sale naturalmente, l’ammo è libero di comprimersi per assorbire tutti gli urti.

È esclusivamente una differenza nella taratura idraulica e anche nel volume interno della camera pneumatica effettivamente sfruttabile. Ultimo ma non meno importante, tutto questo è implementato sia sulle versioni “meccaniche” – controllate da manopola GripShift rotante su tre posizioni – sia su quelle elettroniche RockShox Flight Attendant con SRAM AXS Pod a sinitra (solo S-Works).

Di fatto, tutta la nuova gamma Epic 8 sarà equipaggiata RockShox, rendendo impossibile sostituire le sospensioni (singolarmente o integralmente).

Specialized W-Works Epic 8 - cockpit sx

Ride Dynamics & Flight Attendant: il meglio per il meglio

Per quanto riguarda la piattaforma Flight Attendant di RockShox declinata in ambito Cross Country, vi rimando all’approfondimento dedicato, in cui si spiega nel dettaglio quali sono le novità rispetto alla prima interpretazione studiata per ambiti Trail ed Enduro.

Come accennato poche righe sopra, il controllo avviene tramite il nuovo comando senza fili AXS Pod di SRAM, lo stesso della trasmissione elettronica wireless Eagle AXS Transmission, ma montato per l’appunto a sinistra sul manubrio, e con pulsanti personalizzabili: uno, a scelta tra superiore e inferiore, per la piattaforma di sospensioni Flight Attendant, e l’altro per il reggisella telescopico RockShox Reverb Stealth AXS montato sulla W-Works Epic 8 che si colloca ai vertici della gamma.

Specialized W-Works Epic 8 - beauty 02

Efficienza

Una bici più capace ma anche più efficiente. Guardando la dinamica completa, quindi andando ad accoppiare la taratura e il funzionamento dell’ammortizzatore con la cinematica del sistema di sospensione Specialized, si ha un anti-squat più sostenuto che riduce circa del 20% l’ondeggiamento sotto il carico della pedalata rispetto alla precedente Epic Evo.

È cambiato il posizionamento dell’ammo rispetto al leveraggio, con un rapporto di leva inferiore. Da qui deriva anche la richiesta di una forza maggiore per l’attivazione della sospensione, oltre a una superiore fluidità in affondamento.

Sospensioni che funzionano meglio portano anche ad altri vantaggi: migliora l’assorbimento degli urti e delle vibrazioni trasmesse dal terreno, stimato intorno al 12% (dati rilevati sulle bici con accelerometri e giroscopi), con un minore – e molto gradito – affaticamento dal biker che può rimanere concentrato sulla guida per un tempo superiore, e quindi alzare l’asticella delle proprie prestazioni in gara.

Specialized W-Works Epic 8 - carro

Leggerezza

Il moderno Cross Country, anche se più tecnico e sfidante, richiede sempre sospensioni efficaci accoppiate a un peso contenuto. Specialized ha lavorato per contenere il peso senza snaturare rigidità, solidità, e livello prestazionale a 360 gradi.

L’ottava generazione di W-Works Epic vede segnare un -76 g sulla bilancia, frutto di un lavoro di fino sul frameset, che comunque vede aumentare il travel a 120 mm.

Il protocollo Rider-First Engineered di Specialized è nuovamente applicato, per regalare a tutti i rider, indipendentemente da altezza e peso, le stesse caratteristiche in pedalata e nella guida.

Tanti piccoli dettagli, come il lavoro certosino svolto nell’area dell’innesto dell’ammo al di sotto del tubo orizzontale, con una struttura unica e molto ricercata sia nel design sia nella realizzazione, riuscendo a limare ben 24 grammi.

Per la S-Works, la staffa a V – chiamata Shock Extension, dove si trova anche il Flip Chip – su cui si innesta l’ammortizzatore è in carbonio, mentre la viteria è in titanio.

Cambia il cablaggio tra il top di gamma e gli altri modelli di Epic 8. Per la prima, ingresso nella serie sterzo, con il blocco della rotazione extra del manubrio per evitare possibili danni, come Epic World Cup. Anche in quest’ottica, i 76 g in meno, rappresentano un ottimo traguardo, perché sono state aggiunte diverse caratteristiche su questa nuova bici. Per le altre, il cablaggio è tradizionale nel tubo di sterzo.

Compare SWAT nel tubo obliquo, leggermente aumentato di sezione per contenere la sacca con gli attrezzi e i ricambi, oltre naturalmente al coperchio su cui è fissato uno dei due portaborraccia. Tutto si aziona con una leva minimale ma al tempo stesso pratica.

Specialized W-Works Epic 8 - beauty 03

Specifiche

Il telaio Epic 8 è in carbonio FACT 12m per S-Works, passa a FACT 11m per gli allestimenti Pro, Expert e Comp (cambiano anche il supporto ammo che diventa in alluminio così come la viteria in acciaio inox).

Trovate tutte le geometrie (delle quattro taglie da S a XL), ma anche e soprattutto le specifiche delle versioni “meccaniche” sul sito Specialized, mi concentro su S-Works Epic 8. Prevede sospensioni RockShox Flight Attendant (forcella SID e ammo SIDLuxe, entrambi di classe Ultimate), trasmissione SRAM XX SL AXS Eagle Transmission con misuratore di potenza Quarq integrato nella guarnitura con pedivelle in carbonio e movimento centrale filettato BSA 73 mm, freni SRAM Level Ultimate Stealth a quattro pistoni, ruote Roval Control SL tubeless ready e cockpit integrato Control SL entrambi in carbonio, reggisella telescopico RockShox Reverb AXS (125 mm per S, 150 mm per M, addirittura 170 mm per L/XL!), pneumatici Fast Trak T7/Renegade T5 da 2,35”, sella Body Geometry S-Works Power.

Per chi vuole una bici su misura, è disponibile anche il kit telaio S-Works, che comprende le sospensioni RockShox SID Ultimate e SIDLuxe Ultimate con comando TwistLoc a tre posizioni e il reggisella fisso Roval Control SL.

Il prezzo di S-Works Epic 8 è di 14.500 €, mentre il peso dichiarato è di 10,24 kg in taglia M. Il kit telaio e sospensioni è venduto a 6.500 euro.

Specialized Epic 8 Expert, Pro e Comp sono rispettivamente vendute a 9.500, 7.500 e 5.200 euro.

Epic 8 Evo

Passo ora alla sorella “iper-vitaminizzata” di Epic 8, identificata dalla denominazione Evo. È perfettamente identica nel telaio alla sorella racing Epic 8, ma studiata per specifiche e sospensioni per un utilizzo cosiddetto Downcountry, quindi grande pedalabilità ma più permissiva in discesa, oltre che meno stancante.

La forcella passa a 130 mm di travel, con taratura Ride Dynamics a due posizioni per l’ammo, i freni sono SRAM Code a quattro pistoni, mentre le gomme passano a Purgatory 2,4” all’avantreno e Ground Control 2,35” al retrotreno, mantenendo il trasporto integrato SWAT.

Epic 8 Evo rimane in ogni caso una full suspended che bilancia in modo ottimale efficienza, capacità e leggerezza, mettendo più pepe al tutto.

Dynamic Duo

Dynamic Duo è il nome dell’approccio adottato da Specialized per l’ammo posteriore: Wide Open, con minima compressione per assorbire al meglio ogni urto; Sprint-On-Lock, massima rigidità e puro trasferimento di potenza. Manca per l’appunto la modalità intermedia, esclusiva di Epic 8 da XC Race.

In comune hanno il design Ride Dynamics (opportunamente implementato), la costruzione Rider-First Engineered sulle varie misure dell’identico telaio, il sistema di trasporto integrato SWAT, e il blocco per la rotazione extra dello sterzo. Il peso di riferimento passa da 10,3 a 10,8 kg.

Epic 8 Evo: Specifiche

Per Epic 8 Evo due sono le versioni a catalogo, Pro e Comp, con stesso identico telaio FACT 11 m. I rispettivi prezzi sono di 9.000 e 5.200 euro.

Qui trovate il test sul campo di Specialized S-Works Epic 8, ai vertici della rinnovata serie e dotata dell’esclusiva piattaforma di sospensioni elettroniche automatiche RockShox Flight Attendant.

Maggiori info qui

Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.