Mancano pochi giorni alla fine del 2023, e puntualmente arriva il momento di compilare la Top 10 di tutto quello che mi è piaciuto di più quest’anno a tema MTB
Ogni appassionato di mountain bike ha ovviamente i suoi gusti e preferenze per bici, accessori, stile di riding, e atleti, così come il sottoscritto. Quella che leggerete è la mia personale Top 10 a tema MTB – in realtà 10+1 – dei prodotti, degli eventi e dei personaggi che mi hanno lasciato un’impressione e un ricordo particolarmente positivi, per un motivo o per l’altro.
Sono prodotti – in rigoroso ordine sparso, non è una classifica! – che ho potuto toccare con mano, altri che non vedo l’ora di mettere alla prova sui sentieri, ma anche considerazioni sulle tendenze che si stanno affermando nel mondo sempre più ampio, variegato e stratificato del mountain biking, ma non solo. Chiudo questa Top 10+1 con una doppia menzione speciale di due giovani atleti della scena Gravity – la scelta è stata dura! – che hanno lasciato il segno nelle competizioni internazionali. Ed è un grande piacere includere in questa lista una rappresentante della nostra grande Italia!
Ecco la mia personale Top 10+1 nel mondo MTB del 2023
Whyte E-Lyte
Inizio questa Top 10 MTB 2023 con quella che è di gran lunga la Whyte più affascinante su cui ho posato gli occhi da un po’ di tempo a questa parte. L’imminente E-Lyte è la scommessa del marchio britannico sul mercato delle eMTB Light, come lascia intuire il nome. Con un telaio in carbonio, il nuovo motore Performance SX (55 Nm di coppia e potenza di picco di 600 W), la batteria da 400 Wh di Bosch (range extender da 250 Wh), e un peso dichiarato di 16,4 kg per l’allestimento top di gamma E-Lyte 140 Works (135 mm di travel posteriore e 140 mm anteriore), promette di essere un’arma totale sui singletrack. Chi vuole una bici ancora più capace e dinamica sui sentieri può valutare la sorella maggiore E-Lyte 150 (142/150 mm posteriore/anteriore), offerta nei due allestimenti Works e RSX, il secondo a forte vocazione divertimento.
Merida Big.Nine Trail
Una bici essenziale, di cui si sente un gran bisogno. Una semplicissima hardtail con telaio in alluminio, una sorta di classico aggiornato. Merida Big.Nine, nella versione più polivalente Trail, è una bella front per chi ama le emozioni e le sensazioni puri che solo una mountain bike con sospensione anteriore e carro rigido può trasmettere.
La geometria di Big.Nine TR 8000 (qui la nostra news) è giusta per la destinazione d’uso, le specifiche sono ben congegnate, e il prezzo è relativamente contenuto per questi pazzi tempi. In gamma ci sono altri due allestimenti (XT e 3000), più indicati per chi ama più il fattore atletico di quello ludico, con qualche ambizione per le gare sulle lunghe distanze in MTB.
Forbidden Druid V2
Il marchio canadese Forbidden è stato uno dei primi a credere nella sospensione posteriore high pivot, e ancora oggi è una delle poche aziende che utilizza questo design per una trail bike con travel ridotto.
La versione 2.0 di Forbidden Druid utilizza una configurazione con perno posteriore sui foderi alti per i suoi 130 mm di escursione, una modifica apportata per migliorare la fluidità nell’affondamento e ridurre ulteriormente il pedal kickback nella parte finale della corsa. Come ulteriore vantaggio, la nuova posizione della puleggia di rinvio fa sì che non sia più necessario un guidacatena inferiore per ottenere una sufficiente stabilizzazione della catena.
Questa promette di essere davvero una bici totale: massima trazione sui quei tratti di sentiero in salita dove altre trail bike slitterebbero o semplicemente si incastrerebbero tra gli ostacoli del terreno, e capacità di mantenere il ritmo acquisito in discesa divorando i tratti di sentiero più ostici, un esempio lampante di quanto possa essere capace una moderna trail bike.
Abbigliamento invernale stiloso
Chiudo con le bici e passo agli accessori e ai componenti di questa Top 10 MTB 2023. È finito il tempo dell’abbigliamento invernale raffazzonato! Il riciclo di capi e accessori del mondo road, caldi ma con quella vestibilità attillata che non solo è inadatta al mountain biking ma anche limitante nei movimenti in sella e in fuorisella, è un lontano ricordo. Almeno per i biker che non seguono solo le mode ma sono attenti a quelle evoluzioni del settore che portano a tangibili miglioramenti in prestazioni, funzionalità, e comodità.
C’è chi ancora ama vestirsi attillato, e non lo biasimo, se il proprio obiettivo primario è quella lotta contro il cronometro che contraddistingue il cross country nelle sue varie declinazioni, marathon inclusa. Per tutti gli altri, molti marchi leader nel settore stanno – finalmente! – proponendo capi e accessori non solo belli, ma anche e soprattutto realizzati con materiali capaci di trattenere il calore corporeo e proteggere dagli elementi, tra acqua, vento e freddo (leggetevi le nostre guide pratiche).
Dalle calze ai guanti, dai pantaloni lunghi ai gusci impermeabili, passando per gli shorts antipioggia e per le giacche ibride, non manca nulla – o quasi – all’appassionato per pedalare nel massimo comfort anche nelle sfidanti condizioni invernali.
Rileggetevi a proposito gli ultimi test dedicati ai completi invernali Fox e Leatt, e non perdetevi i prossimi su qui stiamo lavorando!
Pneumatici da Enduro Racing
Nonostante l’Enduro agonistico non se la passi benissimo a livello della massima serie mondiale – leggetevi se non l’avete ancora fatto il nostro approfondimento – l’attenzione dei produttori di bici e componentistica è sempre altissima. L’obbiettivo è assecondare le richieste dei biker oltre a equipaggiare al meglio mezzi sempre più capaci e performanti.
Il 2023 ha vissuto una sorta di svolta per gli pneumatici, con alcuni grossi marchi che hanno lanciato nuove serie specifiche. Ci fa piacere vedere gli italiani Pirelli e Vittoria protagonisti con le rispettive linee, così come i nuovi prodotti lanciati da Continental e Schwalbe. Tutti condividono carcasse aggiornate o inedite, e mescole sempre più grippanti, con una sorta di ritorno almeno per alcuni alla mono-gomma, abbandonando quella doppia o tripla. Chissà se altri seguiranno, intanto godiamoci questi pneumatici sempre più performanti – e sempre più cari, a dirla tutta – anche e soprattutto in ambito racing.
– Leggi anche: Nuovo è sempre bello?
EDR Pietra Ligure
La Top 10 MTB 2023 non è solo bici, componenti e accessori, ma anche eventi internazionali, di cui molti corsi in Italia.
Cambiano il nome, il format di gara, e le date della Coppa del Mondo Enduro. Ma la sostanza non cambia: Il Finalese è sempre il Finalese! Eh sì, perché non si parla più di Finale Ligure come Mecca italiana del mountain biking, ma di Finale Outdoor Region, una destinazione che spazia ormai da Vado Ligure a levante sino a Pietra Ligure a ponente, oltre ad addentrarsi nell’entroterra di Bardineto, Mallare e Castelvecchio di Rocca Barbena, giusto per citare le località più gettonate.
La tappa combinata Enduro – anche elettrico – e MTB Marathon della prima stagione di UCI Mountain Bike World Series ha portato migliaia di atleti sui magnifici sentieri vista mare di questo gioiello ligure, con la parte del leone – e non potrebbe essere altrimenti! – interpretata dalla prima disciplina. Nel 2023 è stata la volta di Pietra Ligure, che non ha deluso le attese dei migliori interpreti dell’Enduro e neppure degli appassionati, con un percorso di gara che, ancora una volta, ha messo sotto la luce dei riflettori sentieri inediti destinati a diventare dei classici, come Dolcenera e Blupervinca, accanto a grandi classici, come i trail del Monte Grosso tra Borgio Verezzi e Pietra Ligure.
E nel 2024 si replica, ospitando per la 12^ volta il circus mondiale dell’Enduro, diventando l’unica località a non aver mai saltato l’appuntamento con le gare. E non potrebbe essere altrimenti.
Enduro Stage Race
Gli appassionati di ciclismo vogliono correre con qualsiasi cosa abbia le ruote, soprattutto quando si parla di bici off-road, ma i biker vogliono anche andare in giro per vedere località interessanti, scoprire ed esplorare nuove destinazioni a misura di MTB. Vengono in mente eventi come Stone King Rally, Trans Varaita Bike e Trail Parade o ancora Trans Madeira in stile Enduro, o gli altrettanto avventurosi ma più focalizzati sull’aspetto atletico Swiss Epic, Alta Via Stage Race e Appenninica MTB.
Anche bici a travel ridotto ma geometria progressiva, come le recenti Orbea Occam SL e Scor 2030, stanno guadagnando le attenzioni dei biker. Sono trail bike più dinamiche, al pari della Canyon Spectral 125 che ha tracciato la rotta un paio d’anni fa, incredibilmente gratificanti su percorsi poco accidentati. Per questo tipo di gare, in cui si corre giorno dopo giorno cercando di dosare le energie fisiche e mentali, potrebbero essere una risorsa preziosa. Insieme alle trail bike propriamente dette, adeguate invece per eventi in cui la presenza di più prove speciali in puro stile Enduro all’interno di una stessa giornata è una costante.
Le gare Enduro non stanno scomparendo, sono ancora un’idea valida, ma potrebbe aver perso un po’ di attrattiva in quanto le sedi, sia a livello nazionale sia internazionale, si ripetono, a volte anche le prove speciali per ogni singolo evento. All’inizio, l’attrattiva dell’Enduro era rappresentata dal confronto con l’ignoto: scegliere l’equipaggiamento giusto, come allenarsi, cosa mangiare, dove attaccare e quando invece essere conservativi nell’approccio. A volte le speciali venivano corse alla cieca, persino in importanti eventi internazionali.
Ecco perché il livello di resistenza delle corse a tappe ha tutto questo fascino. Si possono percorrere un singletrack per tutto il giorno e non sapere esattamente quali ambienti, terreni e panorami si trovano dietro l’angolo. È proprio questo che riassume al meglio la denominazione “mountain bike”, e non c’è modo migliore di sperimentare tutto questo che una gara di più giorni in una destinazione remota.
SRAM Eagle Powertrain AXS
Torno al mondo delle bici in questa sezione della Top 10 MTB 2023, nello specifico alle drive unit delle e-bike.
Finalmente è arrivato il tanto atteso motore per eMTB ad alte prestazioni di SRAM! Chi si aspettava un progetto inedito è rimasto deluso, infatti Eagle Powertrain AXS si basa sul classico e apprezzato Brose Drive S Mag, di cui il marchio leader nel mondo della componentistica per ciclismo ha personalizzato la modalità di funzionamento, ma non solo. Infatti, oltre ai due soli livelli Range e Rally, rispettivamente pensati per i trasferimenti e per la ricerca della massima prestazione nelle Power Stage delle più sfidanti gara e-Enduro, troviamo un funzionamento wireless che utilizza la rinomata piattaforma AXS.
La vera chicca è il supporto della più recente trasmissione Eagle Transmission AXS, con due modalità di cambiata automatica, Auto e Coast, la prima pedalando e la seconda prevedendo il rapporto migliore secondo l’andamento del sentiero quando si ricomincia a spingere sui pedali, sulla falsariga di quanto già fatto da Shimano con la sua piattaforma Di2 accoppiata al motore EP801.
Un ecosistema integrato che farà felici gli amanti della tecnologia applicata al mountain biking. Meno chi ha l’ansia da batteria, considerato che qui tra motore e trasmissione, ed eventuale reggisella telescopico Reverb AXS, si sprecano…
Trasmissione Shimano CUES/Linkglide
L’ultima serie di componenti Shimano si concentra su due cose: fluidità e longevità. Sebbene si possa affermare che qualsiasi trasmissione si prefigge di raggiungere questi obiettivi, la serie CUES – cassette, catene, cambi, guarniture – è disposta a sacrificare aspetti quali il peso, la rapidità e il range complessivo al servizio della realizzazione della trasmissione più robusta possibile (declinazione Linkglide per e-bike).
Noi abbiamo sperimentato la versione elettronica XT Di2 Linkglide a 11 velocità sulla eMTB Light Orbea Rise equipaggiata con il motore Shimano EP801, riscontrando che questi obiettivi sono stati raggiunti, insieme a tutto quello che offre in più un motore associato alle funzioni di cambiata automatica Free e Auto Shift.
Peccato solo che il marketing Shimano non abbia spinto e stia spingendo in modo convinto e adeguato questa soluzione, che potrebbe fare felice quella parte dei biker – che non è poca – attenta nell’investire il proprio denaro su soluzioni performanti e durevoli, offerte al giusto prezzo. E che sono disillusi da gruppi che costano migliaia di euro e che troverebbero in CUES/Linkglide un toccasana semplice ed efficace.
– Leggi anche: Le cose importanti su una bici
Jackson Goldstone
Siamo alla fine di questa Top 10 MTB 2023, e voglio chiuderla con la menzione per due fortissimi e giovani atleti.
È stato un anno stellare per Jackson Goldstone. Al contrario di molti atleti che hanno avuto – e continuano ad avere – difficoltà a passare alla categoria Élite, il giovane discesista canadese non ha mostrato alcun segno di smarrimento e ha dimostrato di meritare il livello di attenzione che gli era stato attribuito nel corso della precedente stagione quando correva e dominava tra gli Junior. Nonostante l’intervento chirurgico – e relativa pausa – di metà stagione, Jackson ha conquistato il secondo posto nella classifica generale e ha concluso l’anno con il maggior numero di vittorie nella Coppa del Mondo Élite maschile, tra cui un’importante affermazione nella gara di casa a Mont Sainte-Anne. Se sono rose, fioriranno.
Gloria Scarsi
Questo è stato l’anno in cui la nostra Gloria Scarsi è esplosa a livello mondiale. Era già stata protagonista ai massimi livelli in Enduro World Series nelle stagioni passate, ma il 2023 ha visto un grosso balzo in avanti per lei, diventando una concorrente credibilissima per conquistare la vetta del podio. Minacciando così di spezzare – finalmente! – il dominio delle atlete francesi e britanniche nelle gare femminili di EWS/EDR.
Ma per Gloria la costanza di rendimento è stata anche accompagnata da un convincente debutto nelle competizioni élite di discesa, conquistando a sorpresa un settimo posto ai Campionati del Mondo di Fort William in Scozia, e migliorandosi con il gradino più basso del podio negli eventi di World Cup a Les Gets in Francia e Snowshoe negli Stati Uniti (due quinti posti). Attendiamo ora Gloria al definitivo balzo in alto, sul gradino più alto del podio, calcato con maggiore costanza. Brava Gloria!
